Creative Commons


Licenza Creative Commons - I testi originali scritti dall'autore di questo blog sono distribuiti con licenza Creative Commons per: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.

26 gennaio 2011

La borsa... reale.

Ci sono cose a cui nessuno bada perchè le si danno per scontate, ma a ben guardare in certi casi sono dei veri e propri misteri inspiegabili.

Nessuno presta più di tanta attenzione al fatto che una donna vada in giro con la borsa perchè tutte le donne ce l'hanno: è normale che sia così, se si pensa alla quantità di oggetti che vi devono metter dentro. 
Piuttosto non si capisce come mai non esista un analogo accessorio per gli uomini, dal momento che - a parte un breve periodo negli anni '70 in cui apparve il mitico "borsello" - per noi uomini non è prevista nessuna collocazione diversa dalle tasche di pantaloni e/o giacche per chiavi di casa, chiavi della macchina, cellulare, astuccio degli occhiali, portafogli, sigarette, accendino, caramelle e chewing gum, fazzoletti e ogni altra cosa che ognuno di noi si porta dietro. Eppure ogni uomo sa quanto sia difficile e scomodo ficcarsi in tasca la mole di oggetti di cui abbiamo bisogno durante la giornata: ma perchè dobbiamo sempre avere le tasche gonfie come le guance dei criceti?!?

Per la verità negli ultimi anni qualcosa di simile al borsello è riapparso nelle pelletterie, ma solo un numero ristretto di uomini usa questi accessori: sembra che sia impossibile separare la borsa per uomo da quell'aura di ambiguità sessuale e scarsa o nulla virilità che, a partire dalla sua apparizione negli anni '70, la vulgata ha sempre attribuito al borsello e per estensione ai maschi che ne fanno uso.
A volte gli uomini sono davvero stupidi: non ci sarebbe nulla di male o di disdicevole a usare un accessorio comodo e funzionale per svuotare le tasche, eppure preferiscono avere due sacchi di cianfrusaglie perennemente appesi ai lati delle gambe pur di non veder messa in dubbio la loro mascolinità...
Chissà, forse un giorno noi maschi capiremo finalmente che la virilità e la mascolinità non dipendono certo dal fatto che si usi o no un determinato accessorio.

Tornando a quanto ho scritto all'inizio, diamo per scontato che una donna abbia una borsa e sappiamo perchè ce l'ha, quindi non ci facciamo caso.
Eppure c'è una donna in particolare la cui borsetta suscita la mia curiosità perchè non riesco proprio a immaginare cosa mai possa metterci dentro: questa donna è la regina Elisabetta II.

Ogni volta che la vedo con quei suoi abiti dal taglio senza tempo, dai colori improbabili, al di fuori di qualsiasi stile e moda, con quei suoi cappellini più buffi che eleganti e con la borsetta sempre perfettamente intonata alle scarpe capisco che su sei miliardi di persone al mondo quello stile appartiene solo a lei e che solo lei può permetterselo senza scatenare l'ilarità. Ma ogni volta non riesco a fare a meno di chiedermi se la regina Elisabetta tenga in mano la borsa perchè una donna deve tenere in mano una borsa o se davvero ne abbia bisogno...

Non credo che ci tenga le chiavi di Buckingham Palace, del castello di Windsor o di quello di Balmoral.
Sono ragionevolmente certo che nella reale borsetta non vi sia nemmeno il cellulare, che probabilmente la sovrana nemmeno ha: lei non è tenuta a essere reperibile in ogni momento, ma semmai si aspetta che gli altri siano a sua disposizione 24 ore su 24.
Di sicuro non ci tiene nemmeno cipria, rossetto, penna, mentine e agenda; escluderei anche che ci tenga i documenti e il codice fiscale, mentre mi rifiuto anche solo di pensare che sua maestà britannica metta nella borsetta denaro, carta di credito, bancomat e blocchetto degli assegni.

Insomma, giusto per oziosa curiosità: qualcuno ha idea di cosa diavolo possa mai tenere la regina Elisabetta in quelle sue borse sempre perfettamente intonate alle scarpe?!?

0 commenti:

Posta un commento

I commenti saranno subito visibili, ma mi riservo il diritto di cancellare quelli che giudicherò irrispettosi, offensivi per chicchessia e quelli scritti con un linguaggio sboccato.

Grazie per aver visitato questo blog.
Prylar.